venerdì 23 ottobre 2009

Quella manifestazione che fa tremare Silvio

Proveranno ancora ad attaccare Facebook da qui al 5 dicembre. E, forse, tenteranno altre strade se è vero, come tanti segnali più o meno chiari lasciano pensare, che il vero obiettivo di Berlusconi e dei suoi dipendenti è quello di impedire o depotenziare il "No Berlusconi Day", la "rivoluzione viola" (democratica, pacifica, silenziosa) nata per iniziativa di un gruppo di blogger democratici proprio su Facebook. Insomma, la manifestazione del 5 dicembre non s'ha da fare. Ripercorriamo con ordine la cronologia degli eventi. All'indomani della sentenza della Consulta sull'ex Lodo Alfano, ossia il 9 ottobre, nasce su Facebook il gruppo che convoca la manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni di Berlusconi: migliaia di iscritti in poche ore. In men che non si dica il Tg4 di Emilio Fede parte all'attacco del social network proponendo un sondaggio (a pagamento) tra i propri telespettatori: "Secondo voi Facebook andrebbe chiuso?". Ma che domande: il 78% dei sondaggiati paganti risponde di sì, andrebbe chiuso. E perché? Semplice, secondo Fede, Facebook istigherebbe al suicidio. E come si spiegherebbe sennò, sempre secondo Fede, la tragedia del 15enne di Napoli, Carlo D’Unzo, che si è tolto la vita dopo aver annunciato il suicidio tre giorni prima su Facebook? Qualche giorno dopo, il 14 ottobre, "Il Giornale" di Berlusconi tira fuori la storia di un iscritto al Pd di Modena, il 22enne Matteo Mezzadri, che sul proprio status di Facebook si interroga su come sia possibile "che nessuno sia in grado di ficcare una pallottola in testa a Berlusconi". Orrore! Un'espressione infelice che dà il via alla campagna di Feltri sugli "aspiranti killer" del web, paginate di allarmismi che tendono ad affermare una tesi: Berlusconi è in pericolo, troppa gente lo vuole morto. Per esempio, le "Brigate combattenti" che fanno pervenire una lettera (il 16 ottobre) alla redazione del Riformista, in cui si minaccia ancora una volta Berlusconi: "La sentenza sarà inevitabile". Ovviamente una lettera tarocca, "inattendibile" secondo gli investigatori, il "delirio di un matto" secondo Fini anch'esso minacciato dalle inesistenti "Brigate Combattenti". Nel frattempo, il gruppo Facebook che chiede le dimissioni di Berlusconi tocca i 50.000 iscritti. A quel punto interviene il sindaco di Roma, Alemanno, sguainando la spada di un'ordinanza che limita fortemente il diritto a manifestare per le strade della Capitale. Passano due giorni e a rivitalizzare l'allarme sicurezza per il Premier ci pensa ancora una volta "Il Giornale" che scopre "casualmente" su Facebook l'esistenza di un covo di "aspiranti killer", ben 11.000, che si riunisce nel gruppo "Uccidiamo Berlusconi": una pagina nata nell'ottobre del 2008 e che diventa, improvvisamente, la suprema minaccia all'incolumità di Berlusconi. Intervegnono ben tre ministri. Angelino Alfano: "Chi inneggia all'odio commette un reato penale". Roberto Maroni: "Stop alla pagina anti-Berlusconi. Non esiste un paese al mondo dove qualcuno può scrivere su un sito uccidiamo il premier". Franco Frattini: "Sono costernato, sembra un ritorno agli anni di piombo". Sono costernati al punto che, mentre la Procura apre un'indagine, i ministri scrivono a Palo Alto per chiedere l'immediata chiusura della pagina (che non è stata rimossa ma ha soltanto cambiato nome). Immediata la reazione del Pd che per bocca del suo segretario, Dario Franceschini, rivendica la par condicio del delirio: "Anche noi siamo stati minacciati su Facebook" mica solo Berlusconi. In realtà, la lista dei minacciati su Facebook è lunga e va da Marco Travaglio a Federico Moccia, da Virgola a Chuck Norris. Resta il fatto che, nel frattempo, il gruppo che chiede le dimissioni di Berlusconi tocca quota 90.000 iscritti, fonda comitati locali in ogni parte d'Italia e del mondo, richiama le attenzioni della stampa internazionale. Insomma, è pericoloso. Per questo c'è chi comincia a pensare che c'è da aspettarsi nuove offensive. Quali? "Lo scopriremo solo vivendo -spiegano gli organizzatori del No Berlusconi Day-. C'è da augurarsi soltanto che non si ispirino a pratiche di un cupo passato che sono esattamente quelle che la "Rivoluzione Viola" si propone di superare per dare finalmente vita ad un Paese migliore e più moderno, ad un'Italia deberlusconizzata."

Ci vediamo tutti sabato 5 dicembre, ore 14 in Piazza della Repubblica (Roma)
Il link della manifestazione: http://www.facebook.com/home.php?#/no.berlusconi.day?ref=ts
Il volantino: http://www.mediafire.com/?vt0yydtlny5
La mail del comitato: noberlusconiday@hotmail.it

29 commenti:

  1. hanno paura della flotta antiberlusconiana,
    adesso si può veramente vedere dove è la maggioranza che lo ha voluto presidente.
    forse rimarranno solamente i mafiosi e gli abruzzesi ai quali lui ha promesso qualcosa, vada bene per i secondi i quali hanno asserito che lui con tutte le promesse che ha fatto non se la sono sentiti di non dargli il voto e, poi se avrebbe perso avrebbe avuto una scusa valida per non portare a termine ciò che aveva promesso.
    per il resto Italiani che lo vogliono ancora al comando c'è ne rimarrebbero ben pochi

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  2. toglie l'IRAP adesso che le imprese non hanno più lavoro e chiudono?

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  3. e chi lo dice che dietro il blog "uccidiamo Berlusconi" non ci sia proprio lui?

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  4. MA CHI CAZZO L'HA VOTATO A QUESTO?!? A VOLTE NON CI DORMO LA NOTTE...

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  5. E' Stupido fare di Berlusconi un Martire... meglio aspettare che ci pensi madre natura.

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  6. di italiani che lo vogliono al comando ce ne sono molti..siete solo una minoranza e tale rimarrete..fate solo pena! ciao ciao

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  7. stiamo reagendo in modo democratico. Loro passano tutto ciò che non succede ufficialmente e sono anni che hanno appesantito e narcotizzato la gente con le loro stupidaggini televise. Il modo più semplice per distogliere l'attenzione. Lasciamo parlare e fare sondaggi a Fede, anche se purtroppo rientra in questo mondo orwelliano nato con il conflitto d'interesse. Personalmente credo che questo bruttissimo periodo storico finirà a breve. Ora noi dobbiamo fare in modo di farlo terminare prima.. Dobbiamo crescere, essere in tanti e non disunirci mai. Solo così il signor alfano, come maroni o addirittura feltri non ci metteranno paura con le loro paroline

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  8. GUTTA CAVAT LAPIDEM.... goccia dopo goccia riusciremo a scavarla sta roccia...

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  9. troppi servi dalla sua parte,troppe penne scrivono a suo favore,ogni opposizione va strumentalizzata,va censurata è questo che si propone la classe diriggente dei padroni.imbavagliare tutti perche rischiano di perdere il potere è questo usando mensogne e allarmismi assurdi.quello di facebook e il popolo semplice che a modo di esprimersi liberamente, ma questa voce e troppo pericolosa per i poteri forti. si è così HA PAURA, HANNO PAURA.ma la voce del popolo non deve cessare,questo potere in italia indigna tutti e soprattutto quelli come me che guardo la mia terra da lontano,questo governo va cacciato,noi italiani abbiamo l'obligo di proteggere la libertà e la costituzzione,perche è stata pagata con il sangue.

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  10. Io sinceramente non riesco a capire come le persone (anonimo che ha lasciato il commento il 23 ottobre alle ore 13.23)possano scrivere certe cose e non rendersi conto che questo governo ci sta togliendo tutto..a partire dalla cosa più pratica , il lavoro,e finire ai nostri diritti:DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UOMO, per la cui approvazione e riconoscimento ci sono voluti moltissimi anni, due guerre mondiali e tante altre uccisioni morali e fisiche!E purtroppo se non riusciamo a capire l'importanza e il valore dell'esistenza e della presenza della nostra COSTITUZIONE non potremo mai arrivare a realizzare fino in fondo I danni CHE STIAMO SUBENDO!STARE NELLA MAGGIORANZA NON VUOL DIRE CERTO CERTO STARE DALLA PARTE GIUSTA E MI MERAVIGLIO CHE NON è ANCORA CHIARO QUESTO CONCETTO PER CERTE PERSONE E FORSE CHI FA PENA SIETE PROPRIO VOI!!ciao ciao

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  11. Voi italiani siete un branco di arrivisti menefreghisti e conformisti... non avreste un'unidea vostra nemmeno se vi pagassero per formularla.

    Berlusconi e' il vostro degno leader

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  12. scusa anonimo del 23 ottobre 13.58 ma tu di che nazionalità sei? cmq purtroppo hai ragione e lo dmostrano i 20 anni di fascismo accettati di buon grado dalla popolazione "adorante" (se si esclude una meritoria ma pur esigua e ininfluente minoranza). La Resistenza (quella vera) la fecero in pochissimi. Gli altri divennero "resistenti" il 26 aprile 1945, e alcuni addirittura molto dopo. Come direbbe Dante "Ahi serva Italia...."

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  13. Cari anonimi berlusconiani (o stranieri che scrivete "voi italiani") siete voi che lo meritate, non noialtri !
    Quindi prendetevelo in casa, se tanto vi piace questo mafioso che fa finta di fare politica, e lasciateci combattere le nostre battaglie.
    L'unico illuso è quello a cui questa situazione NON FA SCHIFO !
    E quando se ne accorgerà e aprirà gli occhi potra solo dirsi "STUPIDO" la mattina quando si guarderà allo specchio.
    Alla faccia vostra, questo governo cambierà direzione, perchè è la natura, il frutto marcio viene eliminato. Naturalmente.

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  14. Una precisazione: il sondaggio di Fede era 'Facebook si o no?'. Di conseguenza, siccome il risultato e' stato 78% si e 22%no, il significato era per la chiusura. Se ovviamente avesse prevalso il no, il risultato sarebbe stato interpretato come se il 78% degli ascoltatori non volevano Facebook. In pratica si e' tessuta un ombra con filo sottile.

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  15. Riferendomi a colui a qui facciamo solo pena, redatto il 23 10 2009, questa persona anche se il pane costasse 15 euro al chilo lo comprerebbe, fregandosene se qualcuno, giovane o anziano non potrebbe permetterselo. Tanto lui ingrassa lo stesso e gli altri chi se ne frega. Provate a chiederVi perchè è stata abolita la naja.......... Forse una spiegazione c'è.

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  16. Srana questa cosa...........perchè tutti anonimi? Che paura c'è? Io il Berlusca non l'hò mai votato e vivo o morto se ne vada purchè se ne vada una volta per tutte. Altrimenti è come nascondersi dietro ad un dito..............................................Tutti sputano sentenze ma ad esporsi non ci pensa nessuno..........

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  17. Però mi piacerebbe vedere in faccia almeno uno che abbia votato quel puttaniere.............

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  18. sono daccordo con l'amico massimo è strano tutti anonimi,mai nessuno a assumersi la responsabilità del proprio pensiero.poi ci sorprendiamo quando alcune battaglie vengono affrontate da pochi per la salvezza di tutti.

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  19. Non saremmo pochi se tutti uniti si desse una radicale ripulita.................Però tutto ciò non è facile . Non è neanche impossibile.........

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  20. Brava Luia, ora l'hai spiegata tutta............ Il ns. premier la sa lunga ............Sa con chi si deve alleare, sa chi gli darà approvazione, sa dove tessere le sue reti(televisive e di penna)per avere l'approvazione del popolino crudo, basti vedere l'Abruzzo, ........... Ma una regione non fa tutta l'ITALIA. Ora mai si sa che è all'ultima spiaggia e vuole avere l'approvazione almeno di una regione perchè fa vedere di aver fatto qualcosa...........Ma ripeto, non è tutta l'ITALIA. La resistenza ci avrà pur insegnato qualcosa.

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  21. ..nel frattempo i suoi cari avvocati stanno facendo avvicinare i termini per la caduta in prescrizione dei suoi processi...sapete che probabilmente detesto di più il suo entourage.
    ps vi segnalo anche queste vignette apparse sul corriere, che purtroppo riassumono bene la situazione italiana

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  22. non posto come anonimo e mi prendo tutte le responsabilità di quello che sto per dire. Qui evidentemente c'è ancora chi crede alle favole... gente, è inutile fare manifestazioni e creare gruppi su fb se poi i voti non si spostano. E le manifestazioni, i blog e i gruppi di fb servono solo a contarsi e ad autocompiacersi: in 15 anni non hanno spostato un voto. Farsi notare dalla stampa internazionale? Ottimo, ma deve succedere qualcosa in Italia. Sono anni che Berlusconi è attaccato dalla stampa internazionale: è servito a qualcosa? Sì, ma solo quando c'erano di mezzo questioni di rapporti con gli altri Paesi o con gli enti sovranazionali.
    Infine, lungi da me essere buonista, ma quel Mezzadri che si chiedeva cosa ci volesse a ficcare una pallottola in testa a Berlusconi ha perso un'ottima occasione per stare zitto.

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  23. Intanto contiamoci,facciamo controinformazione sulla rete,parlamone sul posto di lavoro,rompiamo le scatole ai suoi elettori e non perdiamo occasione per manifestare sempre il nostro dissenso sul suo governo e sulla sua politica.Infine non dimentichiamo che anche l'inamovibile Ceausescu e il muro di Berlino sono caduti in pochi giorni

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  24. io ci devo e voglio essere...forza antiberlusconiani uniamoci anche noi nella lotta contro il governo del nano malefico..

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  25. speriamo solo che il 5 dicembre sia ancora in sella, sta a noi cittadini dargli l'ultima spallata. coraggio San, e coraggio tutti noi, siamo già vincenti.

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  26. scusate ma siete riusciti a scaricare il volantino?io nn riesco ad aprirlo...

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  27. dovremmo collegarci alle lotte sociali in atto proprio in queste ore

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  28. Giovani diamoci una mossa svegliamoci da questo torpore, qui il problema non è solo berlusconi ma sono gli italiani.

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  29. @ Marco 23 ottobre 2009 20.35.
    E' un concetto sul quale sto riflettendo in questi giorni: "La libertà è lotta". La libertà è poter lottare per la propria libertà. Essere liberi significa avere la libertà di poter lottare per ciò che si crede giusto, necessario. Avere la necessità o l'esigenza di dover fare qualcosa (ad esempio una manifestazione) e rinunciarvi perché si pensa che non cambierà niente, servirà a poco o a nulla è un comportamento da una persona privata della propria libertà. La libertà di sperare, di lottare, o meglio di operare (agire, attraverso una manifestazione).
    Rinunciare a postare un argomento, creare un gruppo su fb, andare ad una manifestazione in cui si crede, non è da uomini liberi.

    Quando si comincia a ragionare così bisognerebbe prima di tutto inc...rsi con sè stessi. E' un campanello d'allarme. Significa che qualcuno mi ha privato di qualcosa di importante e fondamentale: la speranza di poter cambiare in meglio le cose, la libertà di lottare perchè questo cambiamento avvenga.
    Purtroppo questo è un atteggiamento di cui spesso io stesso ho colpa e spesso ho notato in molti in Italia.
    Il punto non è se una manifestazione servirà a qualcosa o a niente. Il punto fondamentale è sentire la necessità di cambiare lo stato attuale delle cose e di manifestare il proprio dissenso.


    Spero in un largo consenso ed una larga partecipazione a questa manifestazione come primo passo per l'acquisizione in Italia di una nuova coscienza di massa, che dià speranza e mostri che è possibile cambiare le cose ed è doveroso farlo.
    Acquisire questa coscienza è il primo passo fondamentale per una lotta non semplicemente contro il "berlusconismo" ma contro tutte le corruttele, i clientelismi e le mafie che popolano e si arricchiscono nel nostro paese.

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