mercoledì 17 febbraio 2010

Il popolo viola secondo me (ossia un cittadino)


Vorrei avviare una discussione sul futuro del Popolo Viola e sulle prossime iniziative a partire dalla manifestazione del 27 febbraio contro il legittimo impedimento. Non mi soffermerò sull'importanza -che credo possa darsi per scontata- di questa prima scadenza ma sul metodo con cui è stata convocata che poi è lo stesso del No Berlusconi Day e dei sit-in del 30 gennaio a difesa della Costituzione ma anche di altre iniziative nate nel frattempo e che vedono il mio pieno sostegno: dal No Razzismo Day del 6 marzo al No Mafia Day del 13 marzo.

Penso di essere tra i massimi conoscitori del cosiddetto Popolo Viola, della sua genesi e del suo sviluppo politico, simbolico e organizzativo e se esiste un dato certo che questa esperienza offre a chi l'ha promossa è che il Popolo Viola senza Facebook non sarebbe mai nato. Senza Facebook, il 9 ottobre 2009 (ossia all'indomani della sentenza della Consulta sul Lodo Alfano), non avrei potuto lanciare quel messaggio virale che ci ha portati tutti in piazza il 5 dicembre: "Una manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni di Berlusconi". Se c'è un pregio -solo uno- che mi riconosco in tutta questa vicenda è quello di aver saputo tradurre l'indignazione generale in quelle nove parole semplici, immediate, didascaliche che vivevano in quel momento nella pancia del Paese.

Il metodo, dunque, è stato quello di lanciare un segnale, un allarme, una proposta. E aspettare che fosse condiviso, sostenuto, partecipato. Nel caso contrario sarebbe morto lì, tra i pochi post di una pagina Facebook senza storia e senza futuro come ce ne sono tante.
Ho lanciato quel messaggio senza consultare nessuno, spinto semplicemente da un moto della mia coscienza ed esercitando il mio diritto costituzionale a partecipare alla vita politica del Paese. L'ho fatto da cittadino libero e nel modo che ho ritenuto in quel momento più incisivo, nell'unico modo che avevo: attraverso Facebook. Da lì il 5 dicembre.

Il 5 dicembre rimane il più bel fotogramma di quella sensibilità collettiva che oggi chiamiamo Popolo Viola. Quella giornata è riuscita a tradurre in istanza e in movimento reale, quell'intelligenza collettiva generata dall'autorganizzazione molecolare della Rete. Questo fotogramma non riesce ancora a trovare una cornice che riesca ad esaltarne le potenzialità storiche. Insomma, il popolo viola è ovunque ma non sa di esserlo come direbbe Franca Corradini.

I tentativi di dare una struttura -benché leggera- al Popolo Viola nato dalla Rete, ricorrendo agli schemi della democrazia delegata, dai coordinamenti ai gruppi di controllo, si sono rivelati fallimentari perché introducono elementi di paralisi o peggio ancora di "correntismo" tipici della modalità partitica. Il Popolo Viola non può essere un movimento formato partito nè viceversa. La sua natura era e deve rimanere quella di sensibilità diffusa e generalizzata, di innesco delle scintille che si producono per il superamento del berlusconismo e per il cambiamento nel Paese. In questo senso, Popolo Viola è chiunque promuova un'iniziativa o una manifestazione che interpreti questo spirito e questi obiettivi, sia esso un cittadino, un collettivo locale o un utente di Facebook: esattamente com'è avvenuto per il No Berlusconi Day.

Ed è attraverso Facebook che il 7 dicembre nasce il Popolo Viola e cioè il destinatario di quel grande patrimonio che il No Berlusconi Day ci aveva appena consegnato.
Facebook per il Popolo Viola non è una semplice piattaforma virtuale come qualcuno va affermando avventuristicamente. Per le sue caratteristiche, per la sua capacità pervasiva, Facebook (visto in chave politica) rappresenta per il popolo viola ciò che il vecchio radicamento (le sezioni, i circoli, le sedi decentrate) rappresentavano per le forme classiche di aggregazione politica: fonte di informazione, di scambio, di formazione politica e di costruzione di un pluralismo identitario. Facebook è "l'articolazione territoriale" del Popolo Viola nel paradigma della Rete. I gruppi locali, nati in fase di costruzione del No-B Day, sono uno strumento di traduzione operativa di una sensibilità che vive nella Rete, che trova sbocco nella nuova modalità molecolare (e non orizzontale che è concetto tipico del politicismo "di base"). I gruppi locali sono al servizio dei cittadini e non viceversa. Chi pensa di poter importare gli schemi partitici nella nuova modalità molecolare della Rete commette un grossolano errore di valutazione (o di sottovalutazione) ma soprattutto indica un percorso del tutto impraticabile. Sarebbe come voler alimentare una stufa a gas con la corrente elettrica.

In questo senso, il nostro percorso non può che avere i tratti di ciò che Manuel Castells definisce l’autocomunicazione di massa, la capacità moltiplicativa delle reti sociali attraverso cui oggi riusciamo a trasferire velocemente informazioni ad una platea ampia di cittadini, ad operare sintesi e ad innescare processi di mobilitazione in maniera piuttosto rapida. Perché il No Berlusconi Day nasce dal web? Perché sintetizza istantaneamente la reazione dei cittadini alla sentenza della Consulta sul Lodo Alfano. Cosa che le strutture classiche (esempio i partiti), in funzione della loro articolazione politica e organizzativa non possono fare. Abbiamo scritto un appello, abbiamo raccolto adesioni, spunti, proposte. Abbiamo velocizzato i passaggi in un’ottica che è, appunto, di “condivisione e cooperazione tra pari” e freneticamente emendativa. La Rete è per sua natura costantemente autoemendativa, non consente previsioni di lungo periodo. E’ come il lavoratore a progetto in cerca di stabilità.

Inoltre, l’aspetto più innovativo di questa esperienza che oggi chiamiamo Popolo Viola, rispetto agli altri movimenti, è che il nostro non ha un leader, una figura che incarna eroicamente le istanze di cambiamento. Questo movimento è un leader collettivo. E questo è, forse, il dato più innovativo e spiazzante e, allo stesso tempo, quello meno compreso e accettato (persino da chi si riconosce nel nostro popolo) da chi invoca figure di riferimento riconoscibili, visibili, "esposte" in un'ottica che è esattamente quella imposta dalla devastante tendenza alla personalizzazione della politica (facce e non contenuti: il berlusconismo) che si è affermata con più forza in Italia a partire dal 1994 con la nascita di Forza Italia e, prima, con l'elezione diretta dei sindaci.

Il Popolo Viola non è, al momento, un soggetto programmatico. E' l'incontro tra molteplici identità che si riconoscono in un'unica richiesta politica: il superamento del berlusconismo e l'affermazione della legalità costituzionale. Noi non ci occupiamo di tutti i problemi del nostro Paese: non siamo un partito o una confederazione sindacale. Noi ci preoccupiamo della deriva autoritaria del nostro Paese, dell’eccezione alla democrazia che Berlusconi rappresenta. Noi vogliamo che si ripristini un quadro nel quale i giocatori di una partita abbiano gli stessi strumenti e rispondano alle stesse regole e in cui tutti i cittadini siano uguali davanti alla legge. I fatti degli ultimi giorni (Protezione Civile) ci dicono che la casta del malaffare (e i suoi effetti, primo tra tutti la corruzione) in Italia è fortemente insediata nel tessuto politico, produttivo, civile e culturale del nostro Paese. I fatti degli ultimi giorni ci dicono pure che, a differenza del passato, la casta del malaffare si appresta a blindarsi dietro lo scudo dell'impunità. Il legittimo impedimento, il processo breve, il Lodo Alfano sono tasselli del medesimo mosaico, ossia la volontà di proteggersi, di dissociarsi dai vincoli costituzionali.

Il Popolo Viola (chiunque esso sia: un cittadino, un gruppo, San Precario o San Tommaso) deve, innanzitutto, depotenziare questo proposito. Se non lo fa, semplicemente, non esiste.

Se vi va parliamone

San Precario


64 commenti:

  1. San Precario io credo che sia arrivato il momento che tu riveli la tua identità!!!Perchè continui a nasconderti?

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  2. In quanti siete a scrivere?

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  3. che cavolo con nquesta identita',ognuno è libero di scegliere se stare in anonimato o meno,l'importante è avere tutti lo stesso obiettivo, mandare via quel dittatore mascherato da clown.

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  4. Ma come? Non eri tu l'uomo che solo pochi giorni fa emanava proclami e diktat e bannava la gente? Che è successo? Sei diventato democratico tutto d'un botto?

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  5. Siamo sicuri che non ci siano agganci con qualche partito di sinistra?

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  6. Che fai? Sperimenti sociologicamente il movimento o movimenti la sociologia?

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  7. ragazzi anche se san precario nn è stato correttissimo nei confronti di qualcuno è cmq evidente la sua volonta di andare fortemente contro questo governo, daiiiiiiiiii mettiamo tutto da parte e camminiamo uniti

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  8. dobbiamo urlare farci sentire essere sempre allerta , questi malfattori ci stanno togliendo uno ad uno tutti i diritti , ce li hanno tolti in maniera scientifica e silenziosa .
    destra e sinistra hanno tramato alleati contro il popolo italiano
    dobbiamo essere sempre presenti e manifestare il dissenso in massa. i francesi hanno protestato con forza contro i contratti a tempo e sono stati ascoltati . noi siamo stati in silenzio .

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  9. Questo movimento spontaneo e' una voce sana, forte e pura. Si contrappone alla mistificazione continua, alla melassa televisiva che ci tormenta e che scientificamente distrugge a poco a poco la possibilita' di pensare in maniera autonoma.
    Caro san precario, resisti e continua cosi'. Ci siamo tutti noi a sostenerti. Siamo come te, incazzati neri con berlusconi e il berlusconismo e nonostante tutto con l'incosciente speranza di tirare fuori questo paese dalla melma in cui sta.
    Il compito e' titanico. Proviamoci.

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  10. Sempre tutti uniti e in piazza. Ci vediamo a Roma il 27 !

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  11. Visto che siete(siamo) nemici dell'appiattimento mediatico,vi pregherei di tener presente la politica filopalestinese da cui siamo bombardati. Gli ebrei italiani,e sono molti, non si fidano certamente di chi fino a pochi anni fa faceva il saluto romano ed ora va a Gerusalemme con la kippà in testa, ma si sentono offesi e traditi da una sinistra che difende i kamikaze che si fanno saltare in aria inneggiando all'eliminazione fisica dello stato di Israele,che rimane l'unica vera democrazia del medio oriente. De magistris malamente consigliato ha firmato una nota di biasimo nei confronti della politica israeliana,si è giocato il voto degli ebrei...non fatelo anche voi.Tenete conto di tutte le minoranze,da quelle ultime arrivate,a quelle che in italia vivono da DUEMILA anni. grazie

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  12. nessuno deve dividere questo movimento!!!!
    dobbiamo essre uniti,UNITI UNITI
    nessuno raccolga provocazioni che, sicuramente diverranno più forti e dure,

    andiamo avanti a tutta forza!!!!

    lasciamo stare l'immagini... un volto!!!

    siamo noi, il popolo Viola!!!!!!!!

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  13. ritengo giusto chi dice che bisogna camminare uniti, mettenda da parte polemiche sterili strmentalizzazioni.
    San Precario evita di fare atti che possano compromettere l'unità del movimento e se puoi smorza questa polemica sulla tua identità.

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  14. PS....per l'anonimo sopra...

    giusto consiglio ma. dobbiamo avere il coraggio di dire tutto quello che non troviamo giusto!!

    intanto..PACE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  15. E' una mia impressione o davvero si sente parlare sempre meno del popolo viola? Anche sulla home, prima c'erano sempre post e informazioni. Adesso ne vedo ben pochi. Inoltre, mi sembra che ci sia stata troppo frammentazione. Ci sono troppi gruppi minori di popolo viola e ognuno va per la sua strada. Penso che la prima cosa da fare sia quella di restare uniti, di far vedere che siamo tanti, di farci sentire continuamente, in tutti i modi, anche aldifuori di internet. Bisogna farci conoscere anche da chi non si interessa più a niente. Dobbiamo rompere le scatole, cercando di essere sempre presenti con proposte e risposte a tutto quello che succede.

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  16. Darsi un minimo di organizzazione vuol dire essere un partito? quindi amnesty international , emergency sono dei partiti? D'accordo che chi scrive sa di avere a che fare con l'italiano medio che si beve qualunque stronzata ma lo scopo del popolo viola non dovrebbe essere quello di risvegliare gli animi dei lobotomizzati? Visto che siamo così orizzontali perchè se scrivo un commento che non piace vengo bannata? Questo modo di fare è identico a quello della persona che si dice di voler combattere. Questa è una situazione orwelliano dove si dice che siamo tutti uguale ma ci sono un paio di persone "più uguali" degli altri, lo sanno tutti ormai.Continuiamo su facebook? ok, tra meno di un mese il movimento muore,facebook non è uno strumento assolutamente adatto e non accorgersi dello sfascio a cui si sta andando è da inegnui, a meno che non si volti lo sguardo di proposito, con questo modo di fare state uccidendo il popolo viola.

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  17. E' un discorso alto.
    Non è difficile da capire e tantomeno da condividere.Basta riflettere a mente sgombra.Senza pregiudizi e rancori.
    Sono d'accordo su tutto.
    E' la mia idea di movimento.

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  18. Vorrei cogliere un occasione per fare una critica. Il 27 ci sarà nuovamente una manifestazione ma stavolta, almeno secondo me, non ha davvero nulla ache fare con quella organizzata per il 5 dicembre.
    Quel giorno infatti era caratterizzato da spontaneità, vera partecipazione da parte di gente indignata, tutti concordi sull'obiettivo di manifestare un genuino dissenso verso politica di questo governo. Come tu stesso dici, quelle semplici parole "Una manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni di Berlusconi" hanno avuto la capacità di incanalare tutto questo.
    Ma penso che non si possa dire la stessa cosa del 27 Febbraio. La mia sensazione soggettiva rispetto a quello che si sta organizzando è di "alienazione", non mi sento parte di quello che avverrà quel giorno. E non perchè non condivida le motivazioni della manifestazione (anzi!) ma perchè ho quasi l'impressione che sia una cosa organizzata da pochi, che non ha avuto la giusta spinta dal basso. Non mi sono sentita presa in considerazione. Eppure quando mi sono iscritta al popolo viola, quando ho cliccato su "diventa fan" non l'ho fatto con lo stesso spirito con cui si diventa fan di qualsiasi altra cosa.. ma perchè mi sentivo parte di quel POPOLO. Ora, se devo essere sincera, non è così. Ho provato a chiedere informazioni per raggiungere Roma sulla pagina PopoloViola-Bologna (io infatti studio lì) facendo più brevemente la stessa critica, ma praticamente nessuno si è degnato di darmi una risposta.

    Spero davvero che quello che ho scritto venga letto, perchè ho la sensazione di non essere affatto l'unica a pensarla così. E il popolo viola, non è più un popolo se la gente non se ne sente più parte. Tu dici che "questo movimento è un leader collettivo". A me sembra che non sia già più così,perchè il movimento, quello originario, non c'è già più. Spero che nel rispondermi tu mi dia dimostrazione del contrario, perchè se invece la mia impressione è quella giusta, abbiamo perso tutti.

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  19. sono daccordo con s.p. Questa é un onda libera di dissenso,una primavera nell incubo e se riusciamo a salvaguardare la creatività primordiale di questo movimento possiamo davvero fare tanto.

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  20. 0penso la stessa identica cosa di Chiara Martino, ho anche io la sensazione che questa manifestazione sia stata voluta da pochi.
    poiu penso che si stanno organizzando troppe manifestazioni,cosi' la "rivoluzione" perde di credibilita'. Meglio organizzarsi bene ma per una manifestazione, la maggior parte di noi pur volendo partecipare nn ha la minima possibilita' economica per muoversi piu' di una volta o due.

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  21. "Facebook per il Popolo Viola non è una semplice piattaforma virtuale come qualcuno va affermando avventuristicamente.


    Quel qualcuno sono IO e confermo quanto fin´ora affermato. L´approccio a facebook da parte degli utenti é superficiale, si aderisce a gruppi in modo disinvolto senza neanche preoccuparsi di cosa si tratta e la storia di facebook é piena di esempi. Su facebook si puó barare, crearsi decine di accounts per falsare i numeri e "trollare" e facebook é incontrollabile, senza contare che un giorno potrebbe anche sparire da un momento all´altro. E allora che si fa? Muore facebook con tutto quello che c´é dentro?
    Facile chiamare alla rivoluzione seduti su una sedia e con l´identitá nascosta. E no! Facebook puó essere un valido strumento di semplice comunicazione, ma poi i fatti, quelli concreti si devono fare FUORI partendo dai coordinamenti locali perché sono loro IL FULCRO di tutto il movimento.

    Buona serata San Precario Anonimo

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  22. San Precario, io voglio la tua faccia. Oggi, piu' che mai, abbiamo bisogno di facce da seguire. Di facce pulite. Oneste. Da prendere come esempio.

    La tua e' un'iniziativa lodevole. Ma mi chiedo: che nascondi? Perche' non vuoi farti vedere, farti riconoscere, farti abbracciare, o stringerti la mano?

    Mettici la faccia, e portaci lontano.

    Secondo me il popolo viola e' una potenza. Dietro ogni persona a Roma, ce ne stanno almeno altri 5 che supportano attivamente a livello locale. Sono 5 milioni di cervelli, 5 milioni di bocche, 10 milioni di occhi, 10 milioni di orecchie. Una cassa di risonanza tremenda per la verita' e l'onesta' in Italia. Un barlume di speranza per l'Italia. Nulla piu', ma che energia. Che forza e che voglia di voltare pagina, di scrivere la storia.

    L'importante e' prendere decisioni insieme. Con internet si puo'. E questo cementerebbe i contatti, su internet e in piazza. Come un sol uomo dobbiam diventare.

    E secondo me abbiamo bisogno di identificazione. Di esempi da seguire. Percio' ti chiedo di pensarci. E sono te la senti, ok. Nessun problema. Resterai San Precario. Un personaggio virtuale.

    Con rammarico, perche' la virtualita' deve diventare sempre realta' per cambiare veramente le cose e realizzare il sogno. Ma non verra' mai a mancare la mia stima per te perche' il compito che avresti sarebbe difficile. Molto difficile. Diventeresti bersaglio quotidiano. La tua vita cambierebbe. Di colpo. E forse per sempre.

    Potresti passare alla storia. Nel bene. E nel male. Non e' una decisione facile e io la rispettero'.

    In bocca al lupo San Precario.

    N

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  23. Una manifestazione nazionale non può essere organizzata da pochi. In molti stanno lavorando affinchè alla manifestazione del 27 partecipi il maggior numero di persone possibile. Il processo decisionale è da stabilire al più presto nelle forme nuove che Internet permette. Il punto centrale non è comunque tanto il processo con cui si decidono e si organizzano le manifestazioni ma la necessità di farle. Lo spirito di chi aderisce al popolo viola è quello di chi non può più accettare i colpi inferti alla propria dignità di cittadino da questo governo e dal suo capo.

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  24. San Precario non puoi continuare a nasconderti!!!e se fosse tutta pubblicità a favore di berlusconi?ve lo siete chiesto?
    Oltre al cuore e alla volontà mettici la faccia!!
    e poi siete dei falsi!!!dietro la manifestazione del 27 c'è l'appoggio ad un partito che quello stesso giorno sarà a Roma ...........idv!!!bugiardi e falsi!!

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  25. quoto assolutamente l'Anonimo che si firma " N"...l'anonimato è stato punto di debolezza del post 5 dicembre. Ma nessuno di noi conosce i motivi per cui San precario ha scelto ostinatamente l'anonimato...quindi difficile giudicare. Ma certo comprenderai, San Precario, una certa diffidenza... di questi tempi, è anche giusto non dare fiducia incondizionata ad un anonimo

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  26. Interessante articolo, ma non capisco esattamente cosa intendi... E' un po' troppo lungo e difficile da seguire, forse sono d'accordo.

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  27. Ladro di fiori! ;)

    http://www.jusprimaenoctis.net/?x=entry:entry100201-004827

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  28. Ti manderò una maschera di "V", così l'indossi, fai una foto, la metti sul blog e sono contenti tutti... poveracci.

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  29. Da semplice osservatore ho seguito Resistenza Viola, nata come gruppo di contestazione alla ( presunta ? ) dittatura di San Precario. Affascinato dall'idea di una democrazia dal basso, costruita con il nuovo mezzo sul quale scrivo, e che non mi è ancora sufficientemente familiare, volevo constatare se ciò che ritenevo impossibile si potesse invece verificare : che fosse possibile coordinare persone portatrici di differenti culture politiche , con differenti problematiche locali ( no TAV ....) , con dati caratteriali personali i più disparati.... e raccoglierne democraticamente, dopo ampio dibattito , le decisioni. L'ottimismo ( esagerato ) della volontà non ha raggiunto i risultati sperati. All'interno del gruppo che ho citato, ad esempio, fin dall'inizio si è formata ( a mio giudizio ) una oligarchia sostanziata da ristretti legani emozionali tra i membri del gruppo dirigente, anche intensi e positivi, che gratificano chi li vive e che sono un bello spaccato per una osservazione della nostra condizione umana , ma che sono lontani, se non opposti , alla democrazia dichiarata come obiettivo da conseguire. Invece , come ha detto qui giustamente qualcuno, il gruppo ( i gruppi ) a volte anzichè sollecitare ed orientare le pulsioni di partecipazione della gente sembra che vogliano frenarle . Lo dimostra un comunicato di Resistenza Viola di ieri che invita ad andarsene dal gruppo tutti coloro che parteciperanno alla manifestazione del 27. Si è poi cercato di rimediare di fronte a numerose critiche espresse e ad altre che presumo, anche se non apparse nel sito, molti avranno fatto, con una dichiarazione contraddittoria. Non ho idee propositive da sostenere ma continuo a guardare con simpatia a questo movimento ed a partecipare alle iniziative che verranno proposte.

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  30. secondo me s. precario ( e tutte le persone che vi sono dietro quel nome ) tu non ti rendi conto del che hai portato al popolo viola , comportandoti allo stesso modo di combattiamo , hai mancato completamente di rispetto a tutte le persone che si preoccuppano di organizzare le manifestazioni e i trasporti per parteciparvi , creando una spaccatura sottile che pochi vedono ma gravemente profonda .
    basta che vedi qui in friuli venezia giulia e in molte altre regioni dove non e stato organizzato alcun tipo di traporto .
    per esempio io sono di trieste e senza trasporti organizzati dovrei venire in treno o in aereo con costi che girano tra 160 - 180 euro circa e con la mia paga e il contratto in scadenza non mi posso permettere , quindi non sottovalutare l'importanza dei gruppi locali che con il loro lavoro permettono a chi e lontano e sprovvisto di contanti come me di partecipare .
    per quel che riguarda la struttura del popolo viola i gruppi locali sono fondamentali perche sono proprio loro che nel loro insieme permettono al movimento di stare in piedi.

    poi volevo farti una domanda chi ti ha nominato leader del popolo viola?

    parlando per me non mi riesco proprio a sostenere una persona che che si e auto nominata leader del gruppo , perche deve essere il gruppo a scegliere e non chi apre per primo una pagina, e se tu stesso tieni veramente al movimento e credi veramente ai suoi ideali penso che ti convenga stare molto attento alle tue azioni, perche' non c'e' azione senza effetto non lo dimenticare.
    concludendo penso che le tue parole e le tue azioni non coincidano e questo e un punto molto importante da risolvere urgentemente.

    ragazzi parlare con i gruppi locali fara si che le varie manifestazioni siano accessibili a tutti.
    se cominciamo a dividerci e farci battaglia tra noi allora...

    p.s.

    sinceramente non ritengo necessario che tu svela il tua identita' , cio che devono essere svelate sono le intenzioni , il bene del movimento o l'interesse personale ( la vecchia storia della poltrona per cosi dire )???
    credo che questa domanda meriti una risposta chiara e sincera

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  31. Per Chiara Martino: Non vi è alcuna differenza nel metodo di convocazione tra il No-B Day e la manifestazione del 27 febbraio prossimo. Quello che manca in questa circostanza è, forse, la copertura mediatica che l'evento del 5 dicembre aveva ottenuto. E tuttavia, nel merito e nel metodo, l'iniziativa del 27 febbraio si colloca pienamente nello spirito e negli obiettivi del cosiddetto Popolo Viola.

    Per anonimo friulano. Non solo non sono ma nemmeno voglio essere il leader di nulla se non di me stesso. Anche per questo (ma non solo per questo)intendo rimanere anonimo. Interesse personale? Posto che non vi sarebbe nulla di male nel raccogliere i frutti del proprio lavoro e della propria passione, avrei potuto tranquillamente rivendicare qualche merito ma non mi interessa farlo. Anzi, credo che sia proprio nell'interesse del Popolo Viola che io non riveli la mia identità. I miei obiettivi? Già scritto: il superamento del berlusconismo, l'apertura di una nuova fase e la costruzione di un Paese migliore. Non sponsorizzo alcun partito, non chiedo voti, non chiedo nulla, non mi sono mai candidato nè mai lo farò. Faccio tutto questo per pura passione e per dovere etico. Sorprende, piuttosto, che a qualcuno non possa sembrare verosimile che un cittadino agisca per passione politica.

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  32. Il popolo viola deve essere l'interlocutore della politica di governo e opposizione , il soggetto a cui rendere conto dei provvedimenti presi:condivisi o respinti con lo sdegno manifestato dalla massa.
    Mano nella mano.
    In piazza o sui social network.

    Quello che sta riuscendo a tutti i governi del mondo sulle masse è di contrapporci individualmente gli uni contro gli altri spostando l'attenzione dalle loro malefatte mentre ci mandiamo al diavolo in auto, in coda al supermercato, dall'appartamento di sotto o sui marciapiedi tra gli escrementi dei cani...
    Se ci guardassimo l'un l'altro per un attimo e tendessimo una mano verso il prossimo potremmo cominciare a cambiare le cose.
    Ma aspettiamo sempre che cominci qualcun altro e diffidiamo a priori di chi si mostra aperto cercando di carpire il fine nascosto.

    Gian Pips

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  33. Commento di Leonardo Nieri

    Il Popolo Viola secondo me deve arrivare al Parlamento, tramite il suffragio popolare, senza perdere la sua purezza lungo la strada e se vogliamo mantenendo la modalità molecolare della Rete Internet.
    A mio parere dire che il Popolo viola non ha leader, bensì è frutto di una intelligenza collettiva è parzialmente vero, perché la sua capacità aggregante, la sua legittimazione e la sua necessaria struttura di idee identitaria è la lotta al berlusconismo. Un movimento che dice di non avere ideologia si illude perché anche solo il tentativo di strutturare le idee senza ideologia è una ideologia. Come un uomo padrone del suo destino, ovvero una persona assertiva, ha le idee sufficientemente chiare dei suoi bisogni, della sua identità e dei suoi obiettivi, così un gruppo per muoversi come un corpo deve avere una struttura di idee che ne chiarifica le forme e le dinamiche. Per esempio, a mio parere chi aderisce al Popolo Viola e poi vota PDL cade in contraddizione con la struttura di idee, cioè con l'ideologia di cui il Popolo Viola può dotarsi in modo attivo e non solo in modo passivo in quanto movimento contro il berlusconismo.

    Silvio Berlusconi è uno specchietto per le allodole. NON CADIAMO NELLA TRAPPOLA DI LOTTARE CONTRO UNA PERSONA. Stiamo lottando contro un gruppo di potere più o meno sommerso e trasversale ai partiti politici, benché primariamente interno al PDL. L'enorme numero di giornalisti mercenari che occupano posti chiave in tutte le TV italiane sarà in grado di parare qualunque denuncia diretta contro lo specchietto per le allodole (vedi il "vittimismo" ...). Io credo che la lotta non violenta contro il berlusconismo dovrebbe avere fra i suoi obiettivi strategici primari la lotta ai giornalisti mercenari al soldo del berlusconismo. Il berlusconismo è il fascismo del secolo XXI (per certi versi diverso dal fascismo del secolo XX) e i giornalisti mercenari sono gli squadristi di questa nuova forma di fascismo. Ma badate bene che i giornalisti mercenari non ci rubano solo la libertà, ci rubano anche il denaro avvallando scelte come per esempio i "suggerimenti" a lasciar gestire il proprio denaro da società finanziarie o l'imposizione a trasferire il TFR in fondi di investimento ... che altro non sono che colossali truffe fatte in modo da rubare i soldi della gente con l'autorizzazione dello Stato, senza quindi rischiare di andare in galera (vedi i libri e lavori di Beppe Scienza). Per chi vuole approfondire ho scritto su Neteditor, per esempio per definire meglio il berlusconismo vedi il link che allego (http://www.neteditor.it/node/136886).

    Saluti a tutti
    Leonardo Nieri

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  34. SAN PRECARIO CHI E? VI CHIEDETE IN MOLTI,
    AVETE PROVATO A PENSARE SOLO PER UN MINUTO CHI POSSA ESSERCI DIETRO A TUTTO QUESTO ???
    MA I SOLITI, DI PIETRO TRAVAGLIO & COMPANY
    è PROPRIO IL LORO STILE : INGANNARE!!!

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  35. estiqatzi di quello che scrive san precario dice che lui scrive quello che vuole

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  36. Vedete gl'italiani potrebbero formare il popolo più dotato al mondo, problema è che è troppo pigro. Noi italiani abbiamo invetntato di tutto, se non c'eravamo noi il mondo chi sà quanto sarebbe rimasto indietro, e adesso facciamo fatica ad inventare una maniera per alzarci dal divano. Pensate che la stra grande maggioranza di noi si muove in macchina solo per prendere li sigarette e magari il distributore è a 100 metri da casa.
    Noi ci siamo adagiati troppo sugl'allori e adesso la pigliamo nel cul...
    Il nostro problema non è smuovere noi che ci siamo e abbiamo le idee chiare, il problema è riuscire a smuovere quelli che non ci conoscono o quelli che ci disprezzano solo per sentito dire.
    Noi, come popolo viola, dovremo dedicare una piccola parte di ogni giornata a cercar di far ragionare chi la pensa in maniera diversa dalla nostra senza esserne convinto. Il popolo viola, il blog, invece non dovrebbe creare una serie di cose a catena, dovrebbe limitatsi a fissare due date all'anno (non di più)nelle quali ci si incontra per dire quello che tutti vorrebbero dire ma che nessuno ha il coraggio di dire.
    Il 5 dicembre è stata una cosa memorabile, altra bella iniziativa sarà quella di boicottare mediaset per una settimana, non condivido il resto perchè fare piccole manifestazioni in giro per l'Italia ci frammente e ci divide, bisognerebbe concentrarsi e mai DIVIDERSI.
    ricordiamoci che il popolo viola è venuto su solo per un motivo il Nano, attenti ad incorporare altre nobili principi potremo non essere più in grado di distinguerci.
    Io, in quatto cittadino, combatto tutti i giorni contro il Nano, TU, in quanto blog, stupisci.
    Almeno tu non deludermi.
    Con affetto vi auguro un buon prosegiumento.
    un saluto a tutti da "uno che ha letto e CAPITO la Costituzione almeno una volta, e ha detto: "che bella"" Carlo

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  37. San precario una domanda :
    se il popolo viola, come da te teorizzato, deve rimanere rete per far sue le proposte che in rete hanno gambe robuste su cui marciare ( vedi il 5 dicembre proposto da te, come pure i i sit in del 30 gennaio e la manifestazione del 27 febbraio), non credi che un apparato di partito, che dispone di mezzi e uomini ubbidienti, possa facilmente manipolare il popolo viola creando a tale scopo uno o più leader al fine di imporre all'intero movimento, mantenuto sotto forma di movimento d'opinione, i suoi contenuti, le sue proposte e le indicazioni di quando scendere in piazza?

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  38. Condivido ...
    l'idea del movimento non verticale, non orizzontale, ma molecolare.

    Mi piace immaginare ognuno di noi come una goccia del mare. Da sola è individuabile, conserva le sue caratteristiche, ma insieme a tante altre gocce si mette in movimento e crea l'onda, con una direzione ed una grande forza.

    Ognuno è libero di partecipare, decidere se esserci o meno volta per volta, libero di decidere "come" esserci, ma consapevole che insieme a tanti altri può fare la differenza.
    Valeria Rossini

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  39. La spinta emotiva che ha contribuito al successo del 5 dicembre dovrebbe ora lasciare spazio ad un impegno vero di ognuno di noi, secondo le possibilità individuali.
    La voglia di cambiare le cose c'è, ma per evitare di essere inconcludenti e dispersivi credo sia necessario organizzarsi, magari potenziando i gruppi locali nati in occasione del NO B DAY e che hanno permesso a molti di raggiungere Roma coordinando i trasporti e la logistica; non dimentichiamo che la maggioranza di noi non dispone di fondi illimitati e la partecipazione alle manifestazioni diventa impossibile se ci si muove individualmente.
    Il seme che tu, S.P. hai lanciato su fb in ottobre ha germogliato ed ora deve solo svilupparsi e crescere LIBERAMENTE, ma per farlo non può essere costretto a modellarsi a gusto personale del giardiniere che lo ha piantato... di BONSAI ne abbiamo già uno al governo ed il PV aspira a diventare un bosco di sequoie dalle profonde radici.
    La prevaricazione e la strumentalizzazione rappresentano esattamente quel sistema che vogliamo combattere, quindi è comprensibile che una parte di noi faccia fatica a riconoscersi in un gruppo che impone decisioni e che, invece di interloquire con chi dissente, si limita a bannare o, peggio ancora, ad impedire di commentare in bacheca proprio in quei momenti in cui la discussione dovrebbe essere più viva.
    Questo è esattamente il metodo berlusconiano che cerchiamo di abbattere.
    Le voci FUORI DAL CORO (se non si trasformano in sterili strumenti di disturbo)dovrebbero essere considerate una ricchezza, perchè costringono a vedere le cose da altri punti di vista e questo rafforza, non indebolisce.
    L'autoreferenzialità è gratificante, ma poi, una volta accertato che siamo i più bravi e che abbiamo ragione, cosa rimane???
    Tu, S.P., dici di non voler essere il leader di nessuno e questo ti fa onore, ma allora, perchè nei fatti, hai comportamenti che ti smentiscono e che, cosa ben più grave, destabilizzano e disorientano coloro che hai coinvolto con la tua splendida iniziativa ottobrina?
    In tanti ci abbiamo creduto e continuiamo a crederci, non vorrai essere proprio tu la concausa del fallimento di questo buon progetto!
    Perchè non fai un passo indietro, riconoscendo questo tuo errore e permettendo a chi si riconosce nel PV di proseguire il cammino cominciato?
    La cosa bella di questo gruppo è che nessuno ha convinto nessuno a mobilitarsi, non seguiamo una ideologia politica, vogliamo semplicemente riprenderci il nostro paese e farlo tornare una nazione normale; questa non è una cosa per cui dobbiamo essere indottrinati o "guidati" da qualcuno... Come ho già detto, siamo menti pensanti ed esasperate da questa situazione che dobbiamo assolutamente rovesciare se non altro per le prossime generazioni.
    Vik (17/2 h.22.43) dice che sarebbe bene organizzarsi anche al di fuori di FB ed io concordo con lui, mettiamo che in un modo o nell'altro M., B. e compagnia cantante riuscissero, in nome della "sicurezza nazionale", a chiuderlo ?!?!?
    Almeno avendo dei gruppi locali ben organizzati e, magari, un sito sicuro in cui confluire, non rischiamo di ritrovarci isolati gli uni dagli altri e, quindi, inefficaci.
    Il motto di B. è, evidentemente, DIVIDE ET IMPERA, sta a noi impedirgli di riuscirci, ma per questo DOBBIAMO STARE UNITI E TUTTI ALLO STESSO LIVELLO...

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  40. caro anonimo san preacario
    tu riduci la democrazia , la diminuisci prendendo le decisioni da solo in base alle tue scintille eliminado il dibattito pubblico e la compartecipazione di TUTTI gli iscritti alle scelte.
    Il dibattito pubblico è il motore della democrazia , dice Noam Chomsky che forse di democrazia , internet e comunicazione ne sa piu' di te e me......Così precario , tu ci rendi massa che può solo dire no o sì alle tue scintille...e nemmeno perchè chi dissente è stato bannato.Diffido dei pifferai magici che parlano di intelligenza collettiva e poi decidono tutto in solitudine.....Sono contrario ai capipolo , alla partitocrazia , agli organismi ristretti , mi piacciono le piccole comunità di base dove si partecipa e decide tutti insieme e dove non vige la dittatura della maggioranza.Solo cosi , nella condivisione democratica delle idee e delle scelte , può nascere una comunità consapevole , unita e solidale.
    Qui c'ìè un organismo molecolare , multicellulari ma il cervello che fa muovere l'organismo finora è uno solo , due al massimo....Necessita la partecipazione dei cervelli di tutti gli iscritti...Vogliamo essere un popolo di autoconvocati e non di convocati da qualche pifferaio magico internettiano.
    Non basta per fare un popolo facebook, l'antiberlusconismo,la richiesta generica di legalità...Ci vogliono la condivisione democratica ed una cultura condivisa , una comunità di persone che vogliono sortire dai problemi insieme senza fughe
    Mario Grottola

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  41. Credo che il problema della identità di San Precario sia un falso problema, in questo momento. Prima o poi si dovrà rivelare se vorrà mantenere, nei fatti, la propria credibilità.
    Il prblema vero credo che stia nella questione del metodo di convocazione della manifestazione del 27 febbraio. Premesso che nel Paese cìè una effettiva emergenza democratica a cuisi deve rispondere con la massima energia, va detto che questa manifestazione non può essere paragonata a quella del 5 dicembre proprio perchè viene DOPO il 5 dicembre. C'è grande differenza tra il proporre una data e un tema per manifestare e l'annunciare una data e un tema su cui manifestare, proprio perchè ciò è avvenuto dopo che un indistinto movimento di protesta, il 5 dicembre ha preso coscienza di se ed è diventato distinguibile, un'identità collettiva.
    Per questo nel metodo, etico prima che politico, andranno discusse le modalità con cui sono stati imposti questa data equesto tema. Inposti perchè l'alternativa era la spaccatura, la distruzione della coscienza collettiva faticosamente acquisita il 5 dicembre. L'emergenza non durerà in eterni e prima o poi bisognerà affrontare con coerenza questa realtà. A meno che non si postuli che il movimento è esclusivamente emergenziale, un soggetto da spendere solo quando serve.
    Luigi Grimaldi

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  42. non potendo incollare copia dei commenti, suggerisco di leggere i miei interventi con libero giacobino.
    alberto

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  43. Penso che la forza di questo movimento sia, banalmente, nella sua trasversalità, e nella sua forza emotiva, affettiva, di essere riuscito, con la giornata del 5 dicembre, a catalizzare quella forza latente nel paese capace ancora di generare indignazione, rifiuto, per la deriva autoritaria e di malcostume dilagante che attraversa il nostro paese.

    Sono perfettamente d'accordo con San Precario (che come ho sempre ribadito, non mi interessa sapere chi sia. Ben altri e più comlessi problemi turbano la mia esistenza) quando sostiene che il movimento non ha bisogno di strutture, per la sua natura di autoconvocazione di massa. E penso anche che il "popolo viola" non debba in nessun modo porsi come soggetto politico nell'arena mediatica e politica, al pari di associazioni, partiti, organizzazioni più o mno strutturate.
    Questa necessità di dover identificare figure e strutture per dare corpo a questa esperienza, soprattutto da parte dei media, è sintomatico dell'incapacità di leggere questo fenomeno nella sua complessità e nella sua novità. Vedo personalmente il viola piuttosto come un "contenitore", che raccolga le esperienze virtuose di questo paese. Che le metta insieme, attraverso la simbologia cromatica del colore viola, condividendone i principi-guida che devono necessariamente avere come punto di partenza quello di sperare ancora che in questo paese un rinnovamento culturale, prima che politico e sociale, sia necessario e possibile.
    Questo è il mio contributo al dibattito,

    Emanuele Toscano

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  44. ma.... vi siete mai domandati che qualch' uno ha una famiglia da protteggere????ognuno di noi è S.P.perchè l' idea è condivisa!!!! 1,100,1000 S. P.siamo tutti noi!!!! per quanto riguarda i Ban...anche mia figlia è stata bannata da FB, non una ma ben volte e non è iscritta in nessun gruppo, qiundi non vedo nessuna connessione con il Popolo Viola!!!!uniti si può vincere,RESISTENZA!!!!!!

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  45. Ok daccordo sulla natura di movimento nato dalla rete e che della rete, nel bene e nel male, ha le caratteristiche. Il problema diventa quello del cosa, come e quando che non possono essere lasciati al tiramento del san precario di turno.
    Si devono trovare strumenti di partecipazione decisionale, ovviamente trasparenti e garatiti, che possano svolgersi sulla stessa rete. Questo salverebbe la natura del movimento e sarebbe però
    un modo per raggiungere decisioni condivise e partecipate almeno a maggioranza dei partecipanti. Che ne dite?

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  46. Riflettiamo un attimo sulla richiesta di dare una faccia a San Precario...

    Oggi più che mai i mass media sono quasi interamente dirottati verso iniziative che favoriscono un solo gruppo politico (se di politica si può parlare).
    Dare una faccia a San Precario significa dare la possibilità a strumentalizzazioni di fatti e immagini ad egli correlate...

    Non devo ricordare a nessuno gli scandali imbastiti per togliere credibilità a vari personaggi chiave della vita politica italiana.
    Inoltre troppo spesso sono stati pure falsi e montati ad hoc...in modo tanto maldestro e becero che è stato chiaro fin dalle prime battute che erano montature e nessuno ha mai fatto pubbliche ammende per averli gonfiati fino all'inverosimile.

    Una certa parte della nostra classe dirigente oramai non ha più una faccia da spendere quindi la tattica per sopperire a ciò non è un dignitoso ritiro dalle scene ma bensì uno spargere fango a destra e a manca che non risparmia nessuno e che lascia il popolo italiano nella più totale confusione.

    Vogliamo davvero che San Precario subisca tutto ciò? Ricordiamoci che finchè è anonimo e portavoce di un gruppo costituitosi spontaneamente sul web non avrà mai la possibilità di dirottare le nostre vite concretamente come fanno adesso certi elementi chiave...nè quindi potrà essere tacciato di disonestà politica.

    Se il messaggio ivi trasmesso è seguito da tante persone significa (parole queste della maggioranza) che riguardo al movimento del popolo viola C'E' UN CONSENSO LARGO, DIFFUSO E QUINDI QUESTO CI DEVE BASTARE...anche perchè qui nessuno si è inventato sondaggi.

    Vogliamo combattere questo status quo? Usiamo la logica...

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  47. Che stress!!! "Questi" partiti e "questa" politica a me non piacciono.
    La "Politica" e i "Partiti" sono però necessari e mi interessano pure.
    Continuano a saltar fuori destra, sinistra, centro... ma dove stanno e cosa vogliono non si sa!
    Qui a mio avviso non c'entrano.
    Il Popolo Viola per me è, e deve rimanere, prevalentemente un insieme (magari tutti) di cittadini informati e attenti, pronti a contestare questa falsa politica.
    Disposti a mettere la faccia e combattere le sporche manovre di palazzo.
    Loro (quasi tutti) continuano a prenderci per il culo e noi, continuiamo a prenderlo nel culo.

    In democrazia è il Popolo a comandare e questo Popolo non deve essere ignorante, ma attento e consapevole, in grado di giudicare e di poter mandare a casa qualunque delinquente disposto ad approfittarsene.
    NON è così purtroppo... decenni di storia lo dimostrano e continuiamo felici a prenderlo (poi ci si chiede il perché il Trans faccia furore???).
    Dall’alto hanno pensato bene di agevolare l’ignoranza e noi (il popolo) abbiamo pensato bene di accontentarli. Ora c’è, l’ignorante che si sa vendere, che se ne sta bello comodo…
    l’ignorante un po’ più corretto sempre un po’ più prono…
    Si può continuare così?
    Claudia

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  48. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  49. Che stress!!! "Questi" partiti e "questa" politica a me non piacciono.
    La "Politica" e i "Partiti" sono però necessari e mi interessano pure.
    Continuano a saltar fuori destra, sinistra, centro... ma dove stanno e cosa vogliono non si sa!
    Qui a mio avviso non c'entrano.
    Il Popolo Viola per me è, e deve rimanere, prevalentemente un insieme (magari tutti) di cittadini informati e attenti, pronti a contestare questa falsa politica.
    Disposti a mettere la faccia e combattere le sporche manovre di palazzo.
    Loro (quasi tutti) continuano a prenderci per il culo e noi, continuiamo a prenderlo nel culo.

    In democrazia è il Popolo a comandare e questo Popolo non deve essere ignorante, ma attento e consapevole, in grado di giudicare e di poter mandare a casa qualunque delinquente disposto ad approfittarsene.
    NON è così purtroppo... decenni di storia lo dimostrano e continuiamo felici a prenderlo (poi ci si chiede il perché il Trans faccia furore???).
    Dall’alto hanno pensato bene di agevolare l’ignoranza e noi (il popolo) abbiamo pensato bene di accontentarli. Ora c’è, l’ignorante che si sa vendere, che se ne sta bello comodo…
    l’ignorante un po’ più corretto sempre un po’ più prono…
    Si può continuare così?
    Claudia

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  50. NO ! Il 5 dicembre si chiedevano le DIMISSIONI ! Bisognerebbe riconvocarci solo per una nuova richiesta di DIMISSIONI ma non per particolari motivi specifici. Ora "l'impedimento", poi la "mafia", poi il "razzismo" e poi la "tav" ... ecc...
    i motivi potrebbero essere tanti ed i + svariati ...
    si venga convocati a cavallo di ogni stagione ... e per una settimana si manifesti con un presidio in p.zza montecitorio !
    altrimenti tutto va ad "escort" - penso !

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  51. C'è una differenza tra essere un capo alla vecchia maniera e un leader, che ha nuove, valide idee che riescono a smuovere le coscienze. E che lavora costantemente ai progetti. L'idea di democrazia diffusa è idealistica a mio parere, è andata bene per il 5 dicembre, ma non è sostenibile nel tempo.

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  52. Ti allego una mia nota di qualche tempo fa, che considero ancora valida ed attuale.

    http://www.facebook.com/Lello.Dejana?ref=nf#!/note.php?note_id=307345164480

    Ferdinando Gradella (POPOLO VIOLA PARMA)

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  53. io c'ero.
    ero su FB quando passava il lodo Alfano e si disse: scendiamo in piazza!
    mi sono iscritta alla pagina il 9 ottobre, ho mandato 20 euri a Franz Mannino per la causa appena è stata organizzata una raccolta fondi, non sono stata a Roma (perché reduce da un intervento chirurgico) in 3D, ma c'ero via web.

    San Precario, hai benissimo sintetizzato il mio pensiero e potrei postare come mio il tuo intervento qui sopra.

    ci sono stati comportamenti da parte di admin del PV su FB che mi perplimono (^_^), e non poco!

    penso anche che, d'altra parte, se organizzi una festa, devi fissare una data e invitare gli altri, perché se aspetti di trovare il giorno e l'ora che vadano bene a TUTTI, stai fresco!!

    e qui abbiamo un'urgenza, se non si fosse capito. ma io ero in quella pagina di FB, quel giorno di ottobre, quando avevamo tutti chiaro che non c'era tempo da perdere.

    Ora, domando agli offesi: ma vogliamo davvero perdere di vista il nostro unico obiettivo, BERLUSCONI DIMISSIONI!!, per concentrarci su scaramucce che scatenano solo fuoco amico?

    E domando a San Precario: proviamo cmq a usare i mezzi telematici per comunicare un po' meglio fra noi, tenendo conto anche delle diverse sensibilità che compongono il movimento?

    Ci vediamo il 27 a Roma: ho già pagato il pullman ^_^

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  54. “Non altro che il tuo nome mi è nemico. Tu sei te stesso, anche se tu non fossi un Montecchi. Oh prendi un altro nome! Che cos’è Montecchi? Non è una mano, non un piede, non un braccio, non una faccia. Nessun’altra parte appartenente ad un uomo.
 Cosa c’è in un nome? 
Ciò che noi chiamiamo rosa, chiamata con un altro nome, profumerebbe come dolce. Così Romeo, se non si chiamasse Romeo, manterrebbe quella cara perfezione che possiede.” (William Shakespeare)

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  55. Mi sa tanto che questa "lettera aperta", tu l'abbia scritta a te stesso caro San, visto che hai fatto esattamente il contrario di ciò che vai prodigando. X me hai fatto un errore( se di errore si può parlare, o magari era tutto calcolato, o se sei davvero pentito di ciò che hai fatto, altrimenti non posso dire che sia stato esattamente un errore x te) al quale non c'è rimedio.....Io sono viola, e tu?

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  56. Senti un po', San Precario, i tuoi principi sono completamente condivisibili, ma perchè ti nascondi dietro uno pseudonimo? Abbi il coraggio di mostrare la faccia, cosi' sarai credibile! Altrimenti tutto si puo' pensare.....
    E anche Anonimo che scrive tanto. Detesto i codardi! Nome e cognome, cribbio!!!!! (per dirla come il Granporco)!!!!!!!!!

    Io sono Silvana Mazzarello amicissima del Tafano e di tutti i Tafani.... Tie' questa e' la differenza fra noi e voi. Troppo facile lanciare la pietra e nascondere la mano!

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  57. Di un po', San Precario, non sarebbe meglio che tu uscissi allo scoperto con nome e cognome? A me i codardi non piacciono, e, anche se i tuoi principi sono condivisibili, vengono machiati da questa forma ddi anonimato alquanto strana. O ci si mette in gioco o non ci si mette.

    Anche anonimo, che scrive tanto, dovrebbe avere un po' piu' di palle e firmarsi, alttrimenti sembra che abbia qualcosa da nascondere anche lui.

    Se si crede in qualcosa la si grida al mondo intero e non ci si nasconde dietro ad uno pseudonimo, altrimenti si fa pensare male.....

    Io sono Silvana Mazzarello, sono di Arquata Scrivia e grande amica del Tafano e di tutti i Tafani. Tie'......:-)))))

    Fuori le palle se volete fare qualcosa di utile!

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  58. anche i piccioni vanno in piazza, ma ciò non contribuisce minimamente al miglioramento della qualità della vita.

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  59. ma quanti bei concetti ... molecolari ...

    ma dimmi dimmi mio caro come ti chiami:

    quante molecole hanno deciso di convocare la manifestazione del 27 ?

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  60. ...caspita... commenti in attesa di "approval"... democrazia vera! ma non sarebbe più corretto avvertire prima, che i commenti sono moderati? così uno magari si risparmia la fatica di scrivere...

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  61. Caro Santo,

    Il popolo viola oltre ad essere la prima net-based demo, è una discreta applicazione del modello della Leaderless resistance

    http://en.wikipedia.org/wiki/Leaderless_resistance

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  62. condivido la esaltazione della orizzontalità e la tenacia nel mantenere lo stato fluido e movimentista del popolo viola, come hai espresso in questa intervista http://laconoscenzarendeliberiblog.wordpress.com/2010/02/23/un-contributo-sul-futuro-del-popolo-viola/ che ho ripreso da noi

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  63. http://beppegrillo.meetup.com/boards/thread/8661781/0/#34140940

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  64. Ma vaffanculo va !!!!!

    http://iltafano.typepad.com/il_tafano/2010/02/da-mesi-il-mondo-si-chiede-chi-%C3%A8-san-precario-oggi-ve-lo-dico-io.html

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